Siamo oramai entrati nella complessa, “FASE 2”.

Considerando le continue indicazioni da parte del Governo, Regioni e Comuni, nasce l’esigenza di fare un po’ di chiarezza per comprendere al meglio le regole scritte, quelle implicite, le procedure e soprattutto per capire cosa bisogna fare.

Tema molto spinoso è proprio la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro nonostante il 14/03/2020 e successivamente il 24/04/2020 sia già stato firmato il “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”.

Come possiamo aiutarti?

Assieme a te definiremo protocolli, procedure e istruzioni appropriate alla tua organizzazione nel rispetto delle indicazioni previste dal Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del covid-19 e dalle ordinanze Regionali e Comunali.

Chi vigila sul rispetto delle norme?

A garantire il rispetto dei limiti e delle regole ci sono in prima linea i prefetti, i quali si potranno avvalersi delle forze di polizia, dei vigili del fuoco e delle forze armate. A loro la direttiva del Viminale assegna anche «il monitoraggio dell’attuazione delle misure previste in capo alle varie amministrazioni».

Qual è il rischio?

Chi non rispetterà le misure di contenimento del contagio sarà soggetto ad una sanzione amministrativa da 400 a 3mila euro, salvo che il fatto costituisca reato.

In caso di violazione delle misure previste per i pubblici esercizi o le attività produttive o commerciali, si applicherà anche la sanzione accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni.

La reiterata violazione della medesima disposizione comporterà il raddoppio della sanzione amministrativa e l’applicazione, nella misura massima, di quella accessoria.

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