Nonostante la legionellosi sia una malattia tenuta sotto sorveglianza dall’OMS e ad obbligo di notifica, il numero dei casi è ancora sottostimato e spesso non si riesce a risalire alle circostanze dell’esposizione.
Infatti la malattia si manifesta dopo 2 – 10 giorni di incubazione con sintomi caratteristici di una polmonite batterica o atipica, che va trattata con antibiotici specifici, oppure può manifestarsi anche con una febbre simil-influenzale (febbre di Pontiac) che si risolve autonomamente senza conseguenze.
La legionella si trasmette per via aerea attraverso l’aerosol o il particolato contenente il batterio, oppure più raramente aspirando acqua contaminata.
L’aerosol contaminato può provenire dai rubinetti, i diffusori delle docce, dalle torri evaporative, dalle vasche idromassaggio, fontane decorative, ecc. Infatti il batterio può essere presente nell’acqua ad una temperatura compresa tra i 20° ed i 50°C, o nei biofilm, nelle incrostazioni calcaree ed anche all’interno di microrganismi acquatici.
Inoltre la malattia colpisce più gravemente persone sensibili quali fumatori, affetti da gravi patologie o con immunodeficienza acquisita in seguito ad interventi chirurgici.
Sulla scorta delle Linee Guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi”, approvate in Conf. Stato-Regioni nella seduta del 7/05/ 2015, occorre effettuare controlli preventivi sia negli ambienti di lavoro ma anche in quelli di vita, al fine di eliminare la presenza di tale batterio ed impedirne la diffusione.
Contattaci se hai bisogno di una consulenza per valutare il potenziale rischio di contaminazione da Legionella.
FONTE: Inail- dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale
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